venerdì 27 marzo 2020

LA MITOLOGIA DELL'IMMAGAZZINARE

Nel post di oggi andremo ad analizzare il significato dell'azione ''Immagazzinare'' all'interno della Mitologia classica.
In primo luogo bisogna precisare che ci possono essere numerosi collegamenti con questo verbo, dai più banali ai più complessi, ma ho scelto di trattare i due miti che seguono, perché, a parer mio, possono essere particolarmente significativi.
I due miti a cui faccio riferimento sono il Mito di Pandora e il Mito di Eolo. In entrambi i casi vedremo, come implicitamente sia presente il concetto dell'immagazzinare, trattato in maniera astratta e magari lontana dalla nostra idea di questa particolare azione.
In seguito una breve analisi delle due narrazioni.


Pandora sta per aprire il vaso
                                                                 

MITO DI PANDORA: Il racconto inizia con il Titano Prometeo, che per donare il fuoco agli uomini, lo sottrasse agli Dei. Zeus, in collera per il furto subito, decise di vendicarsi e inviò sulla Terra la splendida Pandora; una donna bellissima, istruita dalle divinità Atene, Afrodite, Era ed Apollo ed alla quale il Dio Ermes aveva conferito il dono della curiosità. Il Re degli Dei le donò un vaso, all'interno del quale erano immagazzinati tutti i mali che affliggono l'uomo, raccomandandosi ''scrupolosamente'' di non aprirlo. Pandora essendo una donna dall'indole curiosa non tardò ad aprilo, ma così facendo liberò tutti i mali contenuti al suo interno tra cui la vecchiaia, le malattie, la gelosia e la pazzia che, da quel momento fino ad oggi gravano su tutti uomini.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaso_di_Pandora)


Bassorilievo Eolo Dio dei venti
    

MITO DI EOLO: Nel libro X dell'Odissea, Ulisse approda sull'isola Eolia dove incontra Eolo, il dio dei venti. Questa saggia ed ospitale divinità, dona a loro un otre, svelando solamente ad Ulisse che aveva immagazzinato al suo interno tutti i venti ad eccezione dell'unico favorevole alla loro rotta, per aiutarli nell'impresa di ritornare in patria ad Itaca.
Durante il viaggio di ritorno, scorgendo in lontananza le coste di Itaca, i compagni di Ulisse, approfittando di un suo colpo di sonno, aprirono l'otre disobbedendo agli ordini del loro re per avidità, sperando di trovare all'interno del recipiente oggetti preziosi, ma così facendo liberarono tutti i venti che conteneva ed allontanarono Ulisse e l'equipaggio ancora una volta dalla loro patria.
(fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Eolo#L'Odissea e ''Il mio nome è Nessuno, il ritorno'' Di Valerio Massimo Manfredi)



Nessun commento:

Posta un commento