SIAMO GIUNTI AL TERMINE
Eccoci giunti al termine di questo percorso che ci ha portato ad approfondire ed ad analizzare il verbo "Immagazzinare".
Lo abbiamo esaminato e studiato in diversi aspetti: ripercorriamo insieme i punti chiave!
Il primo passo è stato di quello di ricercare il significato e le origini del termine, questo ci ha portato a scoprire la sua provenienza araba e successivamente a tracciarne la storia evolutiva fino alla contemporaneità (provando ad immaginarci un punto di inizio preciso); qui ne abbiamo riportato la traduzione in diverse lingue, notando l'affinità dell'italiano con l'inglese ed il francese ed una discrepanza con il tedesco e lo spagnolo.
Dopo questa trattazione superficiale e dopo aver tracciato le basi del termine e provandolo a rappresentare con un disegno figurativo, ci siamo addentrati nella sua analisi in diversi contesti.
Immersi nell'ambito culturale e letterale, ci siamo prima soffermati sul ramo mitologico, ritrovando l'azione , se pur più astratta rispetto a come viene intesa oggi, come perno centrale nei miti di Eolo e di Pandora.
Successivamente il verbo è stato catturato all'interno di alcuni romanzi, come "Il fu Mattia Pascal", oppure in alcune poesie, come "La cicala e la formica", per poi parlare di grandi classici come "La Divina Commedia" e "Le Naturalis Historiae".
Rimanendo nel mondo artistico abbiamo analizzato due fondamentali opere; una architettonica "Il Sullivan Center", e l'altra artistica "Fattoria con campo di grano", scoprendo come una parola così semplice sia presa in considerazione anche nell'arte.
Dopo aver trattato le forme più astratte, siamo entrati nel vivo del termine, analizzando la sua evoluzione nella storia della tecnologia; siamo partiti dal mondo greco, descrivendo i Thesauroi, dopodiché siamo passati a descrivere dettagliatamente gli Horrea Rustici ed Urbani del mondo Romano. Successivamente, addentrataci nel Medioevo, abbiamo assistito ad un evoluzione con l'avvento della costruzione dei castelli, fino ad arrivare al Rinascimento dove abbiamo descritto i Fondaci e le loro funzionalità.
Avvicinati quindi all'età moderna abbiamo analizzato l'evoluzione del termine in eventi minori ma comunque importanti come il Great Whiskey Fire ed una delle fasi più rilevanti della storia della tecnologia, ovvero la Prima Rivoluzione Industriale, che oltre a numerose innovazioni, pone inizio all'utilizzo del materiale più impiegato all'interno dei magazzini: il cartone.
Siano in seguito giunti al nostro secolo, dove abbiamo affrontato il ruolo che il termine ha avuto all'interno di un fatto che ci ha colpiti e che ci colpisce attualmente: il Covid-19.
Ci siamo cimentati nella ricerca del verbo all'interno di una pubblicità, trovando un riscontro negli spot di Apple riguardanti l'Iphone X ed il Mac Pro, per poi ricercarlo all'interno di un film: Avengers Infinity War della Marvel.
Dopo aver affrontato tutto questo percorso, ci siamo chiesti se esistesse un testimonial che rappresentasse il tema in questione, assegnando a Jeff Bezos ed alla sua industria Amazon questo ruolo. Inoltre ci siamo cimentati nella sfida della stesura di un abbecedario del termine.
Dopo aver sottolineato l'importanza di alcune discipline scientifiche, come matematica, fisica e chimica, per lo sviluppo tecnologico del nostro termine, e, dopo aver riportato un fatto di cronaca riguardante il magazzino automatico più grande del mondo (dell'azienda italiana Barilla), abbiamo descritto alcune invenzioni e brevetti significativi; dapprima il nastro trasportatore, ormai presente in tutti i magazzini, successivamente il "Automated warehouse system" anch'esso ormai utilizzato nella maggior parte dei magazzini, ed infine il "Dispensing system", utilizzato in impieghi più specifici.
Come ultima linea guida, ma non meno importante, ci è stato chiesto di dare sfogo alla nostra fantasia da ingegneri e di pensare ad una possibile innovazione futura nel settore; io ho pensato alla "Shrinking Atoms", disegnandone anche un possibile volantino pubblicitario.
IMMAGAZZINARE
mercoledì 3 giugno 2020
venerdì 29 maggio 2020
UN INVENZIONE PER IL FUTURO
Dall'analisi approfondita svolta in molti ambiti nel corso di questo blog, si è capito che la maggior parte delle problematiche e dei limiti legati all'immagazzinare sono dovuti allo spazio e al peso, che vanno a limitare sia il trasporto che lo stoccaggio con le proprie conseguenze. Per queste ragioni in un futuro, si spera prossimo, l'uomo potrà essere in grado di brevettare la "Shrinking atoms". Questa innovazione, a cui momentaneamente non si è in grado di arrivare, tramite specifici laser posti all'interno di specifici macchinari (adattati alla dimensione della merce) sarà in grado di ridurre la dimensione e il peso di un oggetto (e successivamente di riportalo a dimensione iniziale) andando ad agire sulla sua composizione: gli atomi. Questo permetterà di abbattere i limiti sullo spazio e sul peso della merce nei magazzini, portando l'efficienza dello stoccaggio al massimo, e di ridurre notevolmente le difficoltà del trasporto, portando quest'ultimo ad un efficienza mai vista prima, abbattendo inoltre l'impatto ambientale.
Dall'analisi approfondita svolta in molti ambiti nel corso di questo blog, si è capito che la maggior parte delle problematiche e dei limiti legati all'immagazzinare sono dovuti allo spazio e al peso, che vanno a limitare sia il trasporto che lo stoccaggio con le proprie conseguenze. Per queste ragioni in un futuro, si spera prossimo, l'uomo potrà essere in grado di brevettare la "Shrinking atoms". Questa innovazione, a cui momentaneamente non si è in grado di arrivare, tramite specifici laser posti all'interno di specifici macchinari (adattati alla dimensione della merce) sarà in grado di ridurre la dimensione e il peso di un oggetto (e successivamente di riportalo a dimensione iniziale) andando ad agire sulla sua composizione: gli atomi. Questo permetterà di abbattere i limiti sullo spazio e sul peso della merce nei magazzini, portando l'efficienza dello stoccaggio al massimo, e di ridurre notevolmente le difficoltà del trasporto, portando quest'ultimo ad un efficienza mai vista prima, abbattendo inoltre l'impatto ambientale.
DUE INNOVAZIONI IMPORTANTI
Nel post di oggi andremo ad analizzare due brevetti che fanno riferimento a due invenzioni significative nell'ambito dell'immagazzinare.
Il primo è il "Automated warehouse shuttle", brevettato il 3 giugno 2014 dall'ingegnere cinese "B·罗伯托". Si tratta di un sistema che, installato nei magazzini automatici, consente, grazie a singole navette che prelevano i pallet e li restituiscono in posizioni di scarico, di smistare i pallet in ingresso ai trasloelevatori e viceversa, aumentando notevolmente le prestazioni e la versatilità dei flussi in uscita e in entrata.
Il secondo è il "Dispensing system", brevettato il 31 agosto 2006 dall'ingegnere statunitense John Mcfarland. Questa invenzione, che viene utilizzata in diverse tipologie di stoccaggio di oggetti piccoli, è un sistema di erogazione con cassettoni divisi in contenitori richiudibili, dove ogni cassettone è a sua volta diviso in una matrice di celle. Il sistema controlla quindi l'accesso di una determinata quantità di materiale ad una singola cella, per mezzo di attuatori.
Nel post di oggi andremo ad analizzare due brevetti che fanno riferimento a due invenzioni significative nell'ambito dell'immagazzinare.
Il primo è il "Automated warehouse shuttle", brevettato il 3 giugno 2014 dall'ingegnere cinese "B·罗伯托". Si tratta di un sistema che, installato nei magazzini automatici, consente, grazie a singole navette che prelevano i pallet e li restituiscono in posizioni di scarico, di smistare i pallet in ingresso ai trasloelevatori e viceversa, aumentando notevolmente le prestazioni e la versatilità dei flussi in uscita e in entrata.
Esempio di Automated warehouse shuttle |
Il secondo è il "Dispensing system", brevettato il 31 agosto 2006 dall'ingegnere statunitense John Mcfarland. Questa invenzione, che viene utilizzata in diverse tipologie di stoccaggio di oggetti piccoli, è un sistema di erogazione con cassettoni divisi in contenitori richiudibili, dove ogni cassettone è a sua volta diviso in una matrice di celle. Il sistema controlla quindi l'accesso di una determinata quantità di materiale ad una singola cella, per mezzo di attuatori.
Esempio di Dispensing system |
Fonti:
martedì 26 maggio 2020
MATEMATICA, FISICA E CHIMICA
Allo scopo di ottimizzare il processo di immagazzinamento all'interno dei magazzini, matematica e fisica (talvolta anche chimica) lavorano a stretto contatto per produrre tecnologie sempre più all'avanguardia che permettano di ridurre i costi, i tempi di lavoro e di rendere il tutto più efficiente.
Nell'ultimi anni esperti e ricercatori del settore, servendosi di queste discipline scientifiche, sono infatti riusciti a introdurre molte innovazioni, come ad esempio la mappatura gps della merce stoccata, che permette di conoscere con precisione al centimetro dove si trova un bene in una determinata area senza necessità di riferimenti fisici per rintracciarlo; carrelli e braccia robotiche che svolgono senza sosta azioni di stoccaggio e di trasporto; oppure sistemi di sensoristica per pesature o monitoraggio condizioni; fino ad arrivare ad occhiali a realtà aumentata che, sfruttando la tecnologia ar/vr, vengono utilizzati nella logistica. Le innovazioni quindi sono numerose e ne sono in arrivo altrettante, ma per quanto si possa automatizzare, un magazzino necessiterà sempre di persone al suo interno.
Fonti:
-http://smartvco.com/10-modi-per-creare-efficienza-ed-innovazione-nel-magazzino-di-stoccaggio-e-distribuzione/
Allo scopo di ottimizzare il processo di immagazzinamento all'interno dei magazzini, matematica e fisica (talvolta anche chimica) lavorano a stretto contatto per produrre tecnologie sempre più all'avanguardia che permettano di ridurre i costi, i tempi di lavoro e di rendere il tutto più efficiente.
Nell'ultimi anni esperti e ricercatori del settore, servendosi di queste discipline scientifiche, sono infatti riusciti a introdurre molte innovazioni, come ad esempio la mappatura gps della merce stoccata, che permette di conoscere con precisione al centimetro dove si trova un bene in una determinata area senza necessità di riferimenti fisici per rintracciarlo; carrelli e braccia robotiche che svolgono senza sosta azioni di stoccaggio e di trasporto; oppure sistemi di sensoristica per pesature o monitoraggio condizioni; fino ad arrivare ad occhiali a realtà aumentata che, sfruttando la tecnologia ar/vr, vengono utilizzati nella logistica. Le innovazioni quindi sono numerose e ne sono in arrivo altrettante, ma per quanto si possa automatizzare, un magazzino necessiterà sempre di persone al suo interno.
Esempio di carrello e braccio robotico |
Fonti:
-http://smartvco.com/10-modi-per-creare-efficienza-ed-innovazione-nel-magazzino-di-stoccaggio-e-distribuzione/
IL MATERIALE TIPICO DI UN MAGAZZINO
Cartone
All'interno del processo produttivo di un magazzino, senza dubbio, il materiale più utilizzato è il cartone; infatti oltre che per la sua versatilità, il basso peso e il basso costo sia di produzione che di acquisto viene impiegato per facilitare il trasporto, gestire al meglio lo spazio e per evitare di utilizzare materiali più inquinanti data la sua riciclabilità. Del cartone, un materiale cartaceo spesso e pesante costituito da una parte ondulato al centro, ne esistono svariate qualità, che variano dai materiali impiegati nella fattura, dalle dimensioni e dallo spessore, dal tipo di onda utilizzata fino agli indici di resistenza. Questa sua versatilità che garantisce un suo facile impiego in base alla merce, fa di lui il materiale da magazzino più utilizzato al mondo.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Cartone
Cartone
All'interno del processo produttivo di un magazzino, senza dubbio, il materiale più utilizzato è il cartone; infatti oltre che per la sua versatilità, il basso peso e il basso costo sia di produzione che di acquisto viene impiegato per facilitare il trasporto, gestire al meglio lo spazio e per evitare di utilizzare materiali più inquinanti data la sua riciclabilità. Del cartone, un materiale cartaceo spesso e pesante costituito da una parte ondulato al centro, ne esistono svariate qualità, che variano dai materiali impiegati nella fattura, dalle dimensioni e dallo spessore, dal tipo di onda utilizzata fino agli indici di resistenza. Questa sua versatilità che garantisce un suo facile impiego in base alla merce, fa di lui il materiale da magazzino più utilizzato al mondo.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Cartone
domenica 24 maggio 2020
UN PRIMATO ITALIANO
Come riportato dal" Parmatoday" (http://www.parmatoday.it/cronaca/barilla-magazzino-pedrignano.html), il 21 Ottobre 2013 a Pedrignano (PA), l'azienda italiana Barilla, a seguito di un investimento di 15 milioni di euro, ha inaugurato il magazzino automatizzato più grande del mondo con tecnologia LGV, creando quello che viene definito un esempio di eccellenza nell'ambito della logistica a livello mondiale. In funzione giorno e notte, con una superficie di 40000 metri quadrati, 80000 posti pallet e 120 autoveicoli caricati ogni giorno, il magazzino sfrutta una tecnologia tutta italiana: la LGV (Laser Guided Vehicles). Infatti 54 carrelli, grazie a questa tecnologia ad impulsi laser che si serve di un software in grado di localizzare in tempo reale i pallet da stoccare o di interagire tramite radiofrequenza con i carrelli, riescono in 24 ore a spostare oltre 80000 pallet. Questa costruzione innovativa permetterà quindi di eliminare oltre 3000 viaggi annui verso magazzini esterni, abbattendo così le emissioni di co2 e tagliando del 40% i consumi di luce e del 20% i consumi di energia termica.
Fonti:
-https://www.greenbiz.it/green-management/logistica/merci/8570-magazzino-automatico-barilla
-https://www.barillagroup.com/it/comunicati-stampa/barilla-inaugura-il-pi%C3%B9-grande-magazzino-automatizzato-al-mondo
Magazzino Barilla a Pedrignano |
Come riportato dal" Parmatoday" (http://www.parmatoday.it/cronaca/barilla-magazzino-pedrignano.html), il 21 Ottobre 2013 a Pedrignano (PA), l'azienda italiana Barilla, a seguito di un investimento di 15 milioni di euro, ha inaugurato il magazzino automatizzato più grande del mondo con tecnologia LGV, creando quello che viene definito un esempio di eccellenza nell'ambito della logistica a livello mondiale. In funzione giorno e notte, con una superficie di 40000 metri quadrati, 80000 posti pallet e 120 autoveicoli caricati ogni giorno, il magazzino sfrutta una tecnologia tutta italiana: la LGV (Laser Guided Vehicles). Infatti 54 carrelli, grazie a questa tecnologia ad impulsi laser che si serve di un software in grado di localizzare in tempo reale i pallet da stoccare o di interagire tramite radiofrequenza con i carrelli, riescono in 24 ore a spostare oltre 80000 pallet. Questa costruzione innovativa permetterà quindi di eliminare oltre 3000 viaggi annui verso magazzini esterni, abbattendo così le emissioni di co2 e tagliando del 40% i consumi di luce e del 20% i consumi di energia termica.
Fonti:
-https://www.greenbiz.it/green-management/logistica/merci/8570-magazzino-automatico-barilla
-https://www.barillagroup.com/it/comunicati-stampa/barilla-inaugura-il-pi%C3%B9-grande-magazzino-automatizzato-al-mondo
mercoledì 20 maggio 2020
ABBECEDARIO IMMAGAZZINARE
Amazon
-https://www.hwupgrade.it/articoli/web/5381/amazon-italia-ecco-come-funziona-il-magazzino-grande-come-11-campi-da-calcio_index.html
Baia di carico
-https://www.logisticaefficiente.it/wiki-logistica/network-e-trasporti/baia-di-carico.html
Codice a barre
-https://www.alfacod.it/inventario-magazzino-codice-barre-come-perche-farlo
Documentazione
-https://www.euromedian.com/documenti-fiscali-e-contabilita-di-magazzino/
Elevatore
-https://www.mecalux.it/manuale-logistica-magazzino/carrelli-elevatori
Fornitore
-https://it.wikipedia.org/wiki/Fornitore
Giacenza
-https://it.wikiversity.org/wiki/Giacenze_di_magazzino
Harrods
-https://it.wikipedia.org/wiki/Harrods
Imballaggio
-https://it.wikipedia.org/wiki/Imballaggio
Logistica
-http://iterinformatica.it/cms/content/257-la-gestione-della-logistica-e-del-magazzino-da-dove-partire.html
Merce
-https://it.wikipedia.org/wiki/Merce
Nastro trasportatore
-https://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_trasportatore
Ordine
-https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_(commercio)
Pallet
-https://it.wikipedia.org/wiki/Pallet
Qualità
-https://www.mecalux.it/manuale-logistica-magazzino/magazzino/magazzino-attivita-funzioni
Risorsa
-https://it.wikipedia.org/wiki/Risorsa
Stoccaggio
-https://www.mecalux.it/blog/stoccaggio-merci-organizzare-magazzino
Tranciabilità
-https://www.mecalux.it/blog/tracciabilita-logistica-guida
Ubicare
http://www.infologis.biz/2010/07/23/come-ubicare-le-merci-in-magazzino/
Viveri
-https://it.wiktionary.org/wiki/viveri
Zona
-https://www.mecalux.it/blog/migliorare-il-magazzino-aree
Antico abbecedario |
Amazon
-https://www.hwupgrade.it/articoli/web/5381/amazon-italia-ecco-come-funziona-il-magazzino-grande-come-11-campi-da-calcio_index.html
Baia di carico
-https://www.logisticaefficiente.it/wiki-logistica/network-e-trasporti/baia-di-carico.html
Codice a barre
-https://www.alfacod.it/inventario-magazzino-codice-barre-come-perche-farlo
Documentazione
-https://www.euromedian.com/documenti-fiscali-e-contabilita-di-magazzino/
Elevatore
-https://www.mecalux.it/manuale-logistica-magazzino/carrelli-elevatori
Fornitore
-https://it.wikipedia.org/wiki/Fornitore
Giacenza
-https://it.wikiversity.org/wiki/Giacenze_di_magazzino
Harrods
-https://it.wikipedia.org/wiki/Harrods
Imballaggio
-https://it.wikipedia.org/wiki/Imballaggio
Logistica
-http://iterinformatica.it/cms/content/257-la-gestione-della-logistica-e-del-magazzino-da-dove-partire.html
Merce
-https://it.wikipedia.org/wiki/Merce
Nastro trasportatore
-https://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_trasportatore
Ordine
-https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_(commercio)
Pallet
-https://it.wikipedia.org/wiki/Pallet
Qualità
-https://www.mecalux.it/manuale-logistica-magazzino/magazzino/magazzino-attivita-funzioni
Risorsa
-https://it.wikipedia.org/wiki/Risorsa
Stoccaggio
-https://www.mecalux.it/blog/stoccaggio-merci-organizzare-magazzino
Tranciabilità
-https://www.mecalux.it/blog/tracciabilita-logistica-guida
Ubicare
http://www.infologis.biz/2010/07/23/come-ubicare-le-merci-in-magazzino/
Viveri
-https://it.wiktionary.org/wiki/viveri
Zona
-https://www.mecalux.it/blog/migliorare-il-magazzino-aree
mercoledì 13 maggio 2020
JEFF BEZOS E AMAZON
Jeff Bezos |
Jeffrey Preston Bezos, statunitense nato a Albuquerque il 12 Gennaio 1964, è un imprenditore, fondatore, presidente e amministratore delegato della più grande azienda di commercio elettronico al mondo: Amazon. Fondata nel 1993 con il nome di Cadabra.com, e poi rinominata Amazon.com, si ingrandì e si diffuse in tutto il mondo, diventando l'E-commerce più utilizzato al mondo. Jeff Bezos, per far fronte alla vastità e alla varietà di prodotti richiesti, capì subito l'importanza della costruzione di immensi ed efficienti magazzini, ormai presenti e famosi in tutto il mondo per le loro dimensioni, dotati di ogni tecnologia all'avanguardia, per ottimizzare questo servizio, reso ormai impeccabile grazie all'efficienza di questi.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Jeff_Bezos
-https://it.wikipedia.org/wiki/Amazon.com
UN INVENZIONE IMPORTANTE
Nel 1900 con l'avvento dell'industrializzazione su larga scala, della globalizzazione e delle grandi produzioni a catena si cercarono nuovi metodi più efficienti e convenienti per gestire le grandi quantità di merci che entravano ed uscivano dai magazzini. Un passo avanti per spostare ingenti quantità di merce venne compiuto grazie all'invenzione del nastro trasportatore. Utilizzato per la prima volta nel 1901 dalla ditta svedese "Sandvik", venne successivamente introdotto su larga scala dal produttore di automobili Henry Ford nel 1913. Il suo funzionamento, il cui concetto base ricorda la catena della bicicletta, è molto semplice: il nastro (prima in tessuto, poi in gomma e oggi sostituito da rulli o catene), su cui vengono posati i materiali da trasportare, forma un anello chiuso attorno a rulli e ingranaggi, che messi in moto da un motore, lo fanno muovere a velocità costante, trasportando così la merce. Ebbe quindi molti vantaggi tra cui il basso consumo di energia, un basso costo di sorveglianza e manodopera e una possibiltà di grandi portate.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_trasportatore
Esempio di nastro trasportatore |
Nel 1900 con l'avvento dell'industrializzazione su larga scala, della globalizzazione e delle grandi produzioni a catena si cercarono nuovi metodi più efficienti e convenienti per gestire le grandi quantità di merci che entravano ed uscivano dai magazzini. Un passo avanti per spostare ingenti quantità di merce venne compiuto grazie all'invenzione del nastro trasportatore. Utilizzato per la prima volta nel 1901 dalla ditta svedese "Sandvik", venne successivamente introdotto su larga scala dal produttore di automobili Henry Ford nel 1913. Il suo funzionamento, il cui concetto base ricorda la catena della bicicletta, è molto semplice: il nastro (prima in tessuto, poi in gomma e oggi sostituito da rulli o catene), su cui vengono posati i materiali da trasportare, forma un anello chiuso attorno a rulli e ingranaggi, che messi in moto da un motore, lo fanno muovere a velocità costante, trasportando così la merce. Ebbe quindi molti vantaggi tra cui il basso consumo di energia, un basso costo di sorveglianza e manodopera e una possibiltà di grandi portate.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_trasportatore
GREAT WHISKEY FIRE - 1875
Nel 1875 la città di Dublino venne colpita dal "Great Whiskey Fire". Questo incendio partì da un grande magazzino della famosa fabbrica di whiskey "Malone": 1800 dei 5000 barili di whiskey conservati all'interno, si riversarono in fiamme nelle strade di Dublino seminando il panico nella città. Ricordato ancora oggi come uno degl'incendi più distruttivi di Dublino, data l'impossibilità di fermare le fiammie se non con del letame, il fuoco non fece vittime; infatti gli unici morti furono causati dall'intossicazione da whiskey.
Questo fatto, così come altri incendi partiti da grandi magazzini, fece capire l'importanza di costruzioni con materiali ignufubi e più solidi, limitando l'uso del legno.
Fonti=
-https://www.fattistrani.it/post/great-whiskey-fire-del-1875-a-dublino
-https://www.rareirishstuff.com/blog/the-great-whiskey-fire-of-dublin-1875-.6767.html
Great Whiskey Fire, 1875, Dublino |
Nel 1875 la città di Dublino venne colpita dal "Great Whiskey Fire". Questo incendio partì da un grande magazzino della famosa fabbrica di whiskey "Malone": 1800 dei 5000 barili di whiskey conservati all'interno, si riversarono in fiamme nelle strade di Dublino seminando il panico nella città. Ricordato ancora oggi come uno degl'incendi più distruttivi di Dublino, data l'impossibilità di fermare le fiammie se non con del letame, il fuoco non fece vittime; infatti gli unici morti furono causati dall'intossicazione da whiskey.
Questo fatto, così come altri incendi partiti da grandi magazzini, fece capire l'importanza di costruzioni con materiali ignufubi e più solidi, limitando l'uso del legno.
Fonti=
-https://www.fattistrani.it/post/great-whiskey-fire-del-1875-a-dublino
-https://www.rareirishstuff.com/blog/the-great-whiskey-fire-of-dublin-1875-.6767.html
PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE - necessità di grandi magazzini
Dal 1760 in Inghilterra ebbe inizio quella che si definisce la "prima rivoluzione industriale". Questa rivoluzione, resa obbligatoria dalla crescita demografica e dalla insostenibilità di produzioni non ancora industriali, segnò l'inizio di un grande sviluppo tecnologico e industriale su scala mondiale.
Oltre all'utilizzo di nuovi materiali, come il ferro e il cemento, e alla costruzione di grandi opere architettoniche come ponti, strade e ferrovie vennero introdotte le prime macchine industriali per il lavoro in serie che, man mano, sostituirono il lavoro artigianale e che segnarono la nascita delle prime vere e proprie fabbriche e industrie: assunse così una grande importanza la costruzione di grandi ed efficienti magazzini che potessero far fronte a questo nuovo processo produttivo.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_industriale
-https://design.repubblica.it/timeline/la-rivoluzione-industriale-e-linizio-della-produzione-in-serie/
Manchester nella prima rivoluzione industriale |
Dal 1760 in Inghilterra ebbe inizio quella che si definisce la "prima rivoluzione industriale". Questa rivoluzione, resa obbligatoria dalla crescita demografica e dalla insostenibilità di produzioni non ancora industriali, segnò l'inizio di un grande sviluppo tecnologico e industriale su scala mondiale.
Oltre all'utilizzo di nuovi materiali, come il ferro e il cemento, e alla costruzione di grandi opere architettoniche come ponti, strade e ferrovie vennero introdotte le prime macchine industriali per il lavoro in serie che, man mano, sostituirono il lavoro artigianale e che segnarono la nascita delle prime vere e proprie fabbriche e industrie: assunse così una grande importanza la costruzione di grandi ed efficienti magazzini che potessero far fronte a questo nuovo processo produttivo.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_industriale
-https://design.repubblica.it/timeline/la-rivoluzione-industriale-e-linizio-della-produzione-in-serie/
giovedì 30 aprile 2020
MAGAZZINI NEL MEDIOEVO
Nel Medioevo, periodo di guerre ed evasioni, perse d'importanza l'abitazione come luogo accogliente e di comodità per lasciare spazio ai grandi castelli medievali del signore, circondati dal villaggio dei sudditi, il tutto cinto da mura massicce simboleggianti la potenza ma soprattutto utili nella difesa. All'interno di questi troviamo un concetto simile ai magazzini: grandi stanze e cantine protette all'interno del castello adibiti a deposito di vivande, cosi' da essere protette e accessibili anche in caso di lunghi assedi.
Un esempio è il Castello di Miranduolo, a sud di Siena, nei cui scavi sono stati trovati molti aree, di notevoli dimensioni, adibite alla conservazione di prodotti agricoli anche in dei veri e propri silos.
All'interno di questi magazzini, posti sul versante più riparato, venivano conservate diverse derrate agricole, tra cui cereali e legumi, divise in base alla tipologia e conservate in sacchi, contenitori o silos. I magazzini, costruiti in pietra e legno, potevano avere diverse forme e dimensioni, prevaleva la pianta rettangolare, e, come abbiamo notato per gli Horrea romani, l'altezza del suolo era vincolata in base all'alimento da conservare.
Durante il periodo Rinascimentale fu di rilevante importanza il Fondaco. Questo edificio nasce principalmente nelle città portuali come Venezia, Genova e Napoli, ed è proprio la sua presenza a definirne una città repubblica marinara. L'edificio, che poteva raggiungere la grandezza di un quartiere intero, si sviluppava su più piani, ma solo al pian terreno lo spazio era adibito a magazzino, mentre i piani superiori a vita domestica e ad amministrativa gestita da un balivo.
Oltre alla classica funzione di magazzino, dove venivano conservate merci pubbliche o tributi, spesso era annesso alla dogana, infatti all'interno venivano immagazzinate merci sequestrate o da revisionare; mentre in alcuni casi alcuni era possibile affittare alcuni locali per depositare merci private per un determinato periodo.
Nei più grandi, circondati da cinta muraria e accesso al mare, veniva anche praticata attività commerciale gestita autonomamente dai mercanti, non mancarono però casi di favori, tributi e nomine.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Fondaco
-http://www.treccani.it/enciclopedia/fondaco_%28Enciclopedia-Italiana%29/
-http://archeologiamedievale.unisi.it/miranduolo/lo-scavo/interpretazioni/analisi-archeobotaniche/conservazione
Castello di Miranduolo |
Nel Medioevo, periodo di guerre ed evasioni, perse d'importanza l'abitazione come luogo accogliente e di comodità per lasciare spazio ai grandi castelli medievali del signore, circondati dal villaggio dei sudditi, il tutto cinto da mura massicce simboleggianti la potenza ma soprattutto utili nella difesa. All'interno di questi troviamo un concetto simile ai magazzini: grandi stanze e cantine protette all'interno del castello adibiti a deposito di vivande, cosi' da essere protette e accessibili anche in caso di lunghi assedi.
Un esempio è il Castello di Miranduolo, a sud di Siena, nei cui scavi sono stati trovati molti aree, di notevoli dimensioni, adibite alla conservazione di prodotti agricoli anche in dei veri e propri silos.
All'interno di questi magazzini, posti sul versante più riparato, venivano conservate diverse derrate agricole, tra cui cereali e legumi, divise in base alla tipologia e conservate in sacchi, contenitori o silos. I magazzini, costruiti in pietra e legno, potevano avere diverse forme e dimensioni, prevaleva la pianta rettangolare, e, come abbiamo notato per gli Horrea romani, l'altezza del suolo era vincolata in base all'alimento da conservare.
Durante il periodo Rinascimentale fu di rilevante importanza il Fondaco. Questo edificio nasce principalmente nelle città portuali come Venezia, Genova e Napoli, ed è proprio la sua presenza a definirne una città repubblica marinara. L'edificio, che poteva raggiungere la grandezza di un quartiere intero, si sviluppava su più piani, ma solo al pian terreno lo spazio era adibito a magazzino, mentre i piani superiori a vita domestica e ad amministrativa gestita da un balivo.
Oltre alla classica funzione di magazzino, dove venivano conservate merci pubbliche o tributi, spesso era annesso alla dogana, infatti all'interno venivano immagazzinate merci sequestrate o da revisionare; mentre in alcuni casi alcuni era possibile affittare alcuni locali per depositare merci private per un determinato periodo.
Nei più grandi, circondati da cinta muraria e accesso al mare, veniva anche praticata attività commerciale gestita autonomamente dai mercanti, non mancarono però casi di favori, tributi e nomine.
Fontego dei Turchi, Venezia |
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Fondaco
-http://www.treccani.it/enciclopedia/fondaco_%28Enciclopedia-Italiana%29/
-http://archeologiamedievale.unisi.it/miranduolo/lo-scavo/interpretazioni/analisi-archeobotaniche/conservazione
domenica 26 aprile 2020
COVID-19 E MAGAZZINI VUOTI
Nel 2020 la popolazione mondiale è stato messa in ginocchio da una nuova tipologia di Coronavirus, il SARS-COV-2, meglio noto come Covid-19. Il virus, partito dalla metropoli cinese di Wuhan, si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, che si è dovuto attrezzare per combattere questa pandemia che ancora tutt'oggi viviamo. I governi dei singoli Paesi hanno quindi dovuto adottare restrizioni di contenimento per rallentare il contagio, così da fornire più tempo e più mezzi ai ricercatori per sviluppare un vaccino. In Italia, ad esempio, dopo aver chiuso fabbriche, scuole, altri luoghi di contatto e limitato gli spostamenti, la popolazione è stata invitata a rimanere a casa, così da ridurre notevolmente il dilagarsi della pandemia. Questo però ha causato una paura di massa che ha spinto le persone a svuotare negozi alimentari, e non solo, cosi che i fornitori si sono ritrovati ad avere magazzini vuoti per l'insostenibile richiesta.
Hanno incominciato ad assumere molta importanza l'utilizzo di mascherine e igienizzanti, e le ditte, trovandosi anch'esse di fronte ad un'immediata richiesta, dopo aver venduto tutte le merci in magazzino, sono dovute ricorrere all'importazione causando un notevole aumento di prezzo. Per il momento le ditte si stanno attrezzando per riempire di nuovo i magazzini e coprire questa enorme richiesta che è destinata a durare a lungo.
Notiamo dunque l'importanza di avere nei magazzini una grande scorta di beni primari e necessari per far fronte a queste evenienze, e come questa mancanza stia vincolando notevolmente tutto il mondo.
Fonti e approfondimenti:
-http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5337&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
-https://napoli.fanpage.it/covid-comune-flop/
Coronavirus |
Nel 2020 la popolazione mondiale è stato messa in ginocchio da una nuova tipologia di Coronavirus, il SARS-COV-2, meglio noto come Covid-19. Il virus, partito dalla metropoli cinese di Wuhan, si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, che si è dovuto attrezzare per combattere questa pandemia che ancora tutt'oggi viviamo. I governi dei singoli Paesi hanno quindi dovuto adottare restrizioni di contenimento per rallentare il contagio, così da fornire più tempo e più mezzi ai ricercatori per sviluppare un vaccino. In Italia, ad esempio, dopo aver chiuso fabbriche, scuole, altri luoghi di contatto e limitato gli spostamenti, la popolazione è stata invitata a rimanere a casa, così da ridurre notevolmente il dilagarsi della pandemia. Questo però ha causato una paura di massa che ha spinto le persone a svuotare negozi alimentari, e non solo, cosi che i fornitori si sono ritrovati ad avere magazzini vuoti per l'insostenibile richiesta.
Hanno incominciato ad assumere molta importanza l'utilizzo di mascherine e igienizzanti, e le ditte, trovandosi anch'esse di fronte ad un'immediata richiesta, dopo aver venduto tutte le merci in magazzino, sono dovute ricorrere all'importazione causando un notevole aumento di prezzo. Per il momento le ditte si stanno attrezzando per riempire di nuovo i magazzini e coprire questa enorme richiesta che è destinata a durare a lungo.
Notiamo dunque l'importanza di avere nei magazzini una grande scorta di beni primari e necessari per far fronte a queste evenienze, e come questa mancanza stia vincolando notevolmente tutto il mondo.
Magazzino vuoto Napoli |
Fonti e approfondimenti:
-http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5337&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto
-https://napoli.fanpage.it/covid-comune-flop/
venerdì 17 aprile 2020
IMMAGAZZINARE NEL MONDO CINEMATOGRAFICO
"Avengers Infinity War" è il terzo capitolo della famosa saga "Avengers" prodotto dalla casa produttiva Marvel Studios.
L'azione immagazzinare è uno dei fulcri di tutta la saga, ma specialmente di questo capitolo: gli Avengers infatti hanno l'obbiettivo di fermare il piano del titano Thanos che ha intenzione di "salvare" l'universo dalla sovrappopolazione, dimezzando metà delle creature viventi presenti in esso. Per compiere il suo scopo cercherà di immagazzinare il potere delle cinque gemme dell'infinito, (nel quale è immagazzinata un'energia immensa), all'interno del "Guanto dell'infinito", un potente strumento tecnologico costruito con lo scopo di immagazzinare l'energia e poi fornirla a chi lo indossa. Il film quindi svilupperà la lotta fra degli Avengers per impedire a Thanos di immagazzinare man mano il potere delle gemme.
Trailer ufficiale
L'azione immagazzinare è uno dei fulcri di tutta la saga, ma specialmente di questo capitolo: gli Avengers infatti hanno l'obbiettivo di fermare il piano del titano Thanos che ha intenzione di "salvare" l'universo dalla sovrappopolazione, dimezzando metà delle creature viventi presenti in esso. Per compiere il suo scopo cercherà di immagazzinare il potere delle cinque gemme dell'infinito, (nel quale è immagazzinata un'energia immensa), all'interno del "Guanto dell'infinito", un potente strumento tecnologico costruito con lo scopo di immagazzinare l'energia e poi fornirla a chi lo indossa. Il film quindi svilupperà la lotta fra degli Avengers per impedire a Thanos di immagazzinare man mano il potere delle gemme.
Guanto dell'infinito |
giovedì 16 aprile 2020
IMMAGAZZINARE NELL'ARTE
Questo famoso dipinto olio su tela, di Vincent Van Gogh, rappresenta un semplice paesaggio campagnolo, adibito alla coltivazione di grano. In particolare l'attenzione dell'osservatore viene catturata dal granaio dipinto sullo sfondo, un luogo dove viene immagazzinato e conservato il grano.
Vincent Van Gogh
"Fattoria con campo di grano"
1888
Amsterdam, Van Gogh Museum
|
Questo famoso dipinto olio su tela, di Vincent Van Gogh, rappresenta un semplice paesaggio campagnolo, adibito alla coltivazione di grano. In particolare l'attenzione dell'osservatore viene catturata dal granaio dipinto sullo sfondo, un luogo dove viene immagazzinato e conservato il grano.
UN PARAGONE CON DANTE
Nel post di oggi andremo a evidenziare l'utilizzo del termine all'interno di un testo poetico molto importante, che non può mancare all'interno del mio blog: la Divina Commedia di Dante Alighieri. Questa celebre opera, scritta in terzine dantesche e divisa in tre cantiche, racconta l'allegorico viaggio di Dante verso la beatitudine attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. All'interno della narrazione, Dante riporta moltissimi personaggi, eventi e descrizioni che rendono il suo manoscritto un'importantissima enciclopedia della sua epoca; una sorta di grande magazzino al cui interno è racchiuso un'enorme sapere. La struttura stessa dell'Inferno dantesco rimanda ad un perfetto e ordinato magazzino; è diviso in 9 cerchi, contenuti uno nell'altro, come si può leggere ad esempio nella prima terzina del canto V ("Così discesi dal cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia e tanto più dolor, che punge a guaio"). All'interno delle cerchie Infernali sono immagazzinate le anime dei dannati, etichettate in base alla gravità delle loro colpe e in attesa di essere ''trasferite''.
Di seguito alcuni versi del canto XI (versi 13-66) dove Virgilio spiega a Dante la struttura del Basso e Medio Inferno (3 cerchi nei quali sono rinchiuse le anime che hanno peccato di violenza e di frode verso chi non si fida e chi si fida) e dove appare evidente questa idea di un grosso magazzino con al posto delle merci, le anime divise per il loro peccato.
Così ’l maestro; e io "Alcun compenso",
Fonte: ''Lo Dolce Lume'' di Gianluigi Tornotti
Nel post di oggi andremo a evidenziare l'utilizzo del termine all'interno di un testo poetico molto importante, che non può mancare all'interno del mio blog: la Divina Commedia di Dante Alighieri. Questa celebre opera, scritta in terzine dantesche e divisa in tre cantiche, racconta l'allegorico viaggio di Dante verso la beatitudine attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso. All'interno della narrazione, Dante riporta moltissimi personaggi, eventi e descrizioni che rendono il suo manoscritto un'importantissima enciclopedia della sua epoca; una sorta di grande magazzino al cui interno è racchiuso un'enorme sapere. La struttura stessa dell'Inferno dantesco rimanda ad un perfetto e ordinato magazzino; è diviso in 9 cerchi, contenuti uno nell'altro, come si può leggere ad esempio nella prima terzina del canto V ("Così discesi dal cerchio primaio giù nel secondo, che men loco cinghia e tanto più dolor, che punge a guaio"). All'interno delle cerchie Infernali sono immagazzinate le anime dei dannati, etichettate in base alla gravità delle loro colpe e in attesa di essere ''trasferite''.
Di seguito alcuni versi del canto XI (versi 13-66) dove Virgilio spiega a Dante la struttura del Basso e Medio Inferno (3 cerchi nei quali sono rinchiuse le anime che hanno peccato di violenza e di frode verso chi non si fida e chi si fida) e dove appare evidente questa idea di un grosso magazzino con al posto delle merci, le anime divise per il loro peccato.
Così ’l maestro; e io "Alcun compenso",
dissi lui, "trova che ’l tempo non passi
perduto". Ed elli: "Vedi ch’a ciò penso".
"Figliuol mio, dentro da cotesti sassi",
cominciò poi a dir, "son tre cerchietti
di grado in grado, come que’ che lassi.
Tutti son pien di spirti maladetti;
ma perché poi ti basti pur la vista,
intendi come e perché son costretti.
D'ogne malizia, ch'odio in cielo acquista,
ingiuria è 'l fine, ed ogne fin cotale
o con forza o con frode altrui contrista.
Ma perché frode è de l’uom proprio male,
più spiace a Dio; e però stan di sotto
li frodolenti, e più dolor li assale.
Di vïolenti il primo cerchio è tutto;
ma perché si fa forza a tre persone,
in tre gironi è distinto e costrutto.
A Dio, a sé, al prossimo si pòne
far forza, dico in loro e in lor cose,
come udirai con aperta ragione.
Morte per forza e ferute dogliose
nel prossimo si danno, e nel suo avere
ruine, incendi e tollette dannose;
onde omicide e ciascun che mal fiere,
guastatori e predon, tutti tormenta
lo giron primo per diverse schiere.
Puote omo avere in sé man vïolenta
e ne’ suoi beni; e però nel secondo
giron convien che sanza pro si penta
qualunque priva sé del vostro mondo,
biscazza e fonde la sua facultade,
e piange là dov’esser de’ giocondo.
Puossi far forza ne la deïtade,
col cor negando e bestemmiando quella,
e spregiando natura e sua bontade;
e però lo minor giron suggella
del segno suo e Soddoma e Caorsa
e chi, spregiando Dio col cor, favella.
La frode, ond'ogne coscïenza è morsa,
può l'omo usare in colui che 'n lui fida
e in quel che fidanza non imborsa.
Questo modo di retro par ch’incida
pur lo vinco d’amor che fa natura;
onde nel cerchio secondo s’annida
ipocresia, lusinghe e chi affattura,
falsità, ladroneccio e simonia,
ruffian, baratti e simile lordura.
Per l’altro modo quell’amor s’oblia
che fa natura, e quel ch’è poi aggiunto,
di che la fede spezïal si cria;
onde nel cerchio minore, ov’è ’l punto
de l’universo in su che Dite siede,
qualunque trade in etterno è consunto".
Struttura Inferno Dantesco |
Fonte: ''Lo Dolce Lume'' di Gianluigi Tornotti
sabato 11 aprile 2020
UN TUFFO IN UN'OPERA ARCHITETTONICA
Si tratta del Sullivan Center, noto precedentemente come Grandi Magazzini Carson, Pirie & scott e ancor prima Grandi Magazzini Schlesinger & Mayer. Progettato dall'architetto Louis Henry Sullivan, in una delle strade più trafficate di Chicago (1 South State Street), fu inizialmente adibito alla vendita al dettaglio della ditta Schlesinger & Mayer. Si tratta di una composizione tripartita: al basamento, dove vi è un imponente decorazione in ghisa, si sovrappongono il corpo centrale, ricco di vetrate ripartite di sottili pannelli di terracotta bianca, e un coronamento loggiato all'ultimo piano; il tutto sostenuto da un imponente scheletro d'acciaio.
Fonti.
-"Itinerario nell'arte 5" di Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro
-https://it.qwe.wiki/wiki/Sullivan_Center
Louis Henry Sullivan
Grandi Magazzini Schlesinger & Mayer (poi Carson, Pirie & Scott, oggi Sullivan Center)
1885-1903
Chicago, 1 South State Street
|
Si tratta del Sullivan Center, noto precedentemente come Grandi Magazzini Carson, Pirie & scott e ancor prima Grandi Magazzini Schlesinger & Mayer. Progettato dall'architetto Louis Henry Sullivan, in una delle strade più trafficate di Chicago (1 South State Street), fu inizialmente adibito alla vendita al dettaglio della ditta Schlesinger & Mayer. Si tratta di una composizione tripartita: al basamento, dove vi è un imponente decorazione in ghisa, si sovrappongono il corpo centrale, ricco di vetrate ripartite di sottili pannelli di terracotta bianca, e un coronamento loggiato all'ultimo piano; il tutto sostenuto da un imponente scheletro d'acciaio.
Fonti.
-"Itinerario nell'arte 5" di Giorgio Cricco e Francesco Paolo Di Teodoro
-https://it.qwe.wiki/wiki/Sullivan_Center
venerdì 10 aprile 2020
MAGAZZINO NELL'ANTICHITA'
Inizialmente i primi magazzini, esclusivamente ad uso privato, vennero costruiti dalle civiltà mesopotamiche, principalmente in Grecia, all'interno dei palazzi come ad esempio in quello di Cnosso sull'isola di Creta.
I "Thesauroi", furono edifici allungati, di forma rettangolare, interrati parzialmente, costruiti con lo scopo di conservare al meglio alcune tipologie di alimenti, principalmente olio e vino. Successivamente, durante la Grecia Classica (dal III secolo a.c), soprattutto nelle città mercantili di Pergamo, Efese, Cnido, incominciarono ad assumere un carattere pubblico, legato strettamente al deposito per il mercato cittadino. Di notevole importanza fu il famoso Arsenale di Pergamo; si tratta un grande magazzino in legno e pietra formato da edifici rettangolari, principalmente adibito a deposito militare, ma importante perché è considerato il predecessore dei magazzini Romani.
Durante tutta l'Età Romana furono costruiti e sviluppati magazzini differenti in tutto l'impero, denominati con il nome di "Horreum" e distinti in base alla loro funzione.
I principali erano "l'Horreum rusticum" e "l'Horreum urbanum". I primi, legati all'agricoltura, erano costruiti in campagna, lontano dalle abitazioni per evitare incendi, in luoghi asciutti ed esposti a Nord o Est; in base alle merci che immagazzinavano al loro interno, avevano diverse strutture: una struttura elevata in legno con alti pilastri per il grano o altri frumenti ed una struttura con celle basse di mattoni e muri spessi per olio e vino. Rilevanti furono quelli di Pompei e Ostia.
Gli "Horrea urbani", costruiti nelle grandi città, importanti anche dal 'punto di vista architettonico e monumentale, erano principalmente commissionati dallo Stato che vi riponeva all'interno grano, sale o altre merci da designare al popolo. Importanti furono gli "Horrea Gaibana" e gli "Horrea Sempronia".
Accanto a queste due principali tipologie di magazzini, ve ne erano anche altre più specializzate, tra cui, i "Piperataria" per le spezie, i "Chartaria" per la carta e i "Fabaria" per i legumi.
Tutti queste tipologie di magazzino, se pur non vi fosse un canone fisso, presentano un'analogia strutturale.
L'edificio, inizialmente costruito in pietra (tufo e peperino), per evitare incendi e per la solidità strutturale, e poi sostituita nel periodo imperiale da laterizia e calcestruzzo, si sviluppava attorno ad un cortile centrale affiancato da un porticato nel quale potevano essere poste alcune botteghe per la vendita diretta delle merci. Di solito il magazzino si sviluppava in più piani; in quelli inferiori venivano conservate merci di valore minore, mentre ai piani superiori venivano depositati gli articoli più preziosi, accanto agli uffici degli amministratori che controllavano i prodotti e le vendite e gestivano il magazzino facendo inventario.
Le merci venivano poste all'interno di stanze, le Celle, che variavano di numero da magazzino in magazzino. All'interno di queste, i beni venivano ripartiti ed ordinati all'interno di "Armadia", armadi di legno a muro, o di "Arcae", ovvero casse di legno, così da essere organizzati e facilmente reperibili.
Importanti furono anche gli "Horrea Militari", principalmente costruiti in provincia, nei quali venivano conservate merci di genere bellico ma anche alimenti da utilizzare in caso di assedio o per approvvigionamento.
Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/magazzino_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
Inizialmente i primi magazzini, esclusivamente ad uso privato, vennero costruiti dalle civiltà mesopotamiche, principalmente in Grecia, all'interno dei palazzi come ad esempio in quello di Cnosso sull'isola di Creta.
I "Thesauroi", furono edifici allungati, di forma rettangolare, interrati parzialmente, costruiti con lo scopo di conservare al meglio alcune tipologie di alimenti, principalmente olio e vino. Successivamente, durante la Grecia Classica (dal III secolo a.c), soprattutto nelle città mercantili di Pergamo, Efese, Cnido, incominciarono ad assumere un carattere pubblico, legato strettamente al deposito per il mercato cittadino. Di notevole importanza fu il famoso Arsenale di Pergamo; si tratta un grande magazzino in legno e pietra formato da edifici rettangolari, principalmente adibito a deposito militare, ma importante perché è considerato il predecessore dei magazzini Romani.
Durante tutta l'Età Romana furono costruiti e sviluppati magazzini differenti in tutto l'impero, denominati con il nome di "Horreum" e distinti in base alla loro funzione.
I principali erano "l'Horreum rusticum" e "l'Horreum urbanum". I primi, legati all'agricoltura, erano costruiti in campagna, lontano dalle abitazioni per evitare incendi, in luoghi asciutti ed esposti a Nord o Est; in base alle merci che immagazzinavano al loro interno, avevano diverse strutture: una struttura elevata in legno con alti pilastri per il grano o altri frumenti ed una struttura con celle basse di mattoni e muri spessi per olio e vino. Rilevanti furono quelli di Pompei e Ostia.
Gli "Horrea urbani", costruiti nelle grandi città, importanti anche dal 'punto di vista architettonico e monumentale, erano principalmente commissionati dallo Stato che vi riponeva all'interno grano, sale o altre merci da designare al popolo. Importanti furono gli "Horrea Gaibana" e gli "Horrea Sempronia".
Accanto a queste due principali tipologie di magazzini, ve ne erano anche altre più specializzate, tra cui, i "Piperataria" per le spezie, i "Chartaria" per la carta e i "Fabaria" per i legumi.
Tutti queste tipologie di magazzino, se pur non vi fosse un canone fisso, presentano un'analogia strutturale.
L'edificio, inizialmente costruito in pietra (tufo e peperino), per evitare incendi e per la solidità strutturale, e poi sostituita nel periodo imperiale da laterizia e calcestruzzo, si sviluppava attorno ad un cortile centrale affiancato da un porticato nel quale potevano essere poste alcune botteghe per la vendita diretta delle merci. Di solito il magazzino si sviluppava in più piani; in quelli inferiori venivano conservate merci di valore minore, mentre ai piani superiori venivano depositati gli articoli più preziosi, accanto agli uffici degli amministratori che controllavano i prodotti e le vendite e gestivano il magazzino facendo inventario.
Le merci venivano poste all'interno di stanze, le Celle, che variavano di numero da magazzino in magazzino. All'interno di queste, i beni venivano ripartiti ed ordinati all'interno di "Armadia", armadi di legno a muro, o di "Arcae", ovvero casse di legno, così da essere organizzati e facilmente reperibili.
Importanti furono anche gli "Horrea Militari", principalmente costruiti in provincia, nei quali venivano conservate merci di genere bellico ma anche alimenti da utilizzare in caso di assedio o per approvvigionamento.
Horreum Romano |
Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/magazzino_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/
IMMAGAZZINARE UNA POESIA
Nel post di oggi andremo ad analizzare l'azione di Immagazzinare all'interno di una favola molto famosa: La Cicala e la Formica. Tratta dall'Esopo, venne poi adattata sotto forma di poesia da Jean de La Fontaine all'interno del primo libro della sua raccolta "Fables of la Fontaine". Si tratta di una storiella tra una cicala ed una formica, ma al suo interno racchiude un profondo significato morale.
Come si può leggere nel testo sottostante, durante l'estate la Formica lavorò duramente per immagazzinare scorte per l'inverno, mentre la Cicala non fece altro che cantare; arrivato l'inverno la Cicala, non avendo provviste, andò dalla formica, che invece aveva accumulato molto cibo, chiedendo aiuto ma senza riceverlo. Da questa vicenda possiamo ricavare un profondo insegnamento: chi nulla fa, nulla ottiene.
Disegno cicala e formica |
Nel post di oggi andremo ad analizzare l'azione di Immagazzinare all'interno di una favola molto famosa: La Cicala e la Formica. Tratta dall'Esopo, venne poi adattata sotto forma di poesia da Jean de La Fontaine all'interno del primo libro della sua raccolta "Fables of la Fontaine". Si tratta di una storiella tra una cicala ed una formica, ma al suo interno racchiude un profondo significato morale.
Come si può leggere nel testo sottostante, durante l'estate la Formica lavorò duramente per immagazzinare scorte per l'inverno, mentre la Cicala non fece altro che cantare; arrivato l'inverno la Cicala, non avendo provviste, andò dalla formica, che invece aveva accumulato molto cibo, chiedendo aiuto ma senza riceverlo. Da questa vicenda possiamo ricavare un profondo insegnamento: chi nulla fa, nulla ottiene.
La Cicala che imprudente
tutto estate al sol cantò,
provveduta di niente
nell’inverno si trovò,
senza più un granello e senza
una mosca in la credenza.
Affamata e piagnolosa
va a cercar della Formica
e le chiede qualche cosa,
qualche cosa in cortesia,
per poter fino alla prossima
primavera tirar via:
promettendo per l’agosto,
in coscienza d’animale,
interessi e capitale.
La Formica che ha il difetto
di prestar malvolentieri,
le dimanda chiaro e netto:
- Che hai tu fatto fino a ieri?
- Cara amica, a dire il giusto
non ho fatto che cantare
tutto il tempo. - Brava ho gusto;
balla adesso, se ti pare.
sabato 4 aprile 2020
IMMAGAZZINARE NELLA LETTERATURA
Nel post di oggi andremo ad analizzare alcuni testi letterari nel quale è presente, esplicitamente o implicitamente, l'azione dell'immagazzinare oppure la parola magazzino.
''Naturalis Historia'' è la celebre opera di Plinio il Vecchio; si tratta di una grande Enciclopedia che raccoglie numerose conoscenze in diversi ambiti, all'interno di 37 libri. Nella prefazione, scritta sotto forma di lettera, Plinio sottolinea alcuni aspetti del suo testo. In particolar modo, nel paragrafo 17 scrive: ''thesaurus oportet esse, non libros'' ovvero ''bisogna che siano magazzini, non libri'' per sottolinearne la vastità degli argomenti trattati ed il suo lavoro nel racchiudere tutti questi al loro interno.
Altri esempi dell'utilizzo del termine si possono trovare all'interno di questi due romanzi.
Il primo in questione è ''Il fu Mattia Pascal''; quest'opera, scritta da Pirandello, narra le vicende del tentativo di evasione dal mondo da parte del protagonista. All'interno della premessa Pirandello utilizza il termine magazzino: ''e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino''.
Un'altro testo che racchiude la parola in esame è ''La coscienza di Zeno'' di Italo Svevo. Si tratta di un romanzo che narra le vicende sulla complessità psicologica del protagonista. Nel capitolo 7, Zeno afferma: ''da mio suocero e dall'Olivi io avevo sempre visto che per rendere possibile la sorveglianza del magazzino, l'ufficio vi era contiguo''.
In entrambi i casi, il termine viene utilizzato esplicitamente con accezione di luogo di deposito.
Infine possiamo scovare l'utilizzo del classico significato di immagazzinare, nel senso di racchiudere, all'interno del romanzo ''Il mio nome è Nessuno, il ritorno'' di Manfredi. Quest'ultimo narra le peripezie di Ulisse in viaggio per ritornare nella sua patria Itaca. Nel capitolo 4 Eolo, Dio dei venti, disse ad Ulisse: ''In questo otre ho racchiuso tutti i venti contrari e quelli al traverso che possono spingerti fuori rotta''
Fonti:
-Naturalis Historia (http://www.latin.it/autore/plinio_il_vecchio/naturalis_historia/!00!praefatio)
-Il fu Mattia Pascal (https://it.wikisource.org/wiki/Il_fu_Mattia_Pascal/1)
-La coscienza di Zeno (https://www.rodoni.ch/busoni/bibliotechina/svevo/coscienzazeno5.html)
-Il mio nome è Nessuno, il ritorno (https://www.academia.edu/33571918/Il_mio_nome_%C3%A8_nessuno_Il_ritorno)
Nel post di oggi andremo ad analizzare alcuni testi letterari nel quale è presente, esplicitamente o implicitamente, l'azione dell'immagazzinare oppure la parola magazzino.
Naturalis Historia |
''Naturalis Historia'' è la celebre opera di Plinio il Vecchio; si tratta di una grande Enciclopedia che raccoglie numerose conoscenze in diversi ambiti, all'interno di 37 libri. Nella prefazione, scritta sotto forma di lettera, Plinio sottolinea alcuni aspetti del suo testo. In particolar modo, nel paragrafo 17 scrive: ''thesaurus oportet esse, non libros'' ovvero ''bisogna che siano magazzini, non libri'' per sottolinearne la vastità degli argomenti trattati ed il suo lavoro nel racchiudere tutti questi al loro interno.
Il fu Mattia Pascal |
Altri esempi dell'utilizzo del termine si possono trovare all'interno di questi due romanzi.
Il primo in questione è ''Il fu Mattia Pascal''; quest'opera, scritta da Pirandello, narra le vicende del tentativo di evasione dal mondo da parte del protagonista. All'interno della premessa Pirandello utilizza il termine magazzino: ''e i libri lasciò per molti e molti anni accatastati in un vasto e umido magazzino''.
La coscienza di Zeno |
Un'altro testo che racchiude la parola in esame è ''La coscienza di Zeno'' di Italo Svevo. Si tratta di un romanzo che narra le vicende sulla complessità psicologica del protagonista. Nel capitolo 7, Zeno afferma: ''da mio suocero e dall'Olivi io avevo sempre visto che per rendere possibile la sorveglianza del magazzino, l'ufficio vi era contiguo''.
In entrambi i casi, il termine viene utilizzato esplicitamente con accezione di luogo di deposito.
Il mio nome è Nessuno, il ritorno |
Infine possiamo scovare l'utilizzo del classico significato di immagazzinare, nel senso di racchiudere, all'interno del romanzo ''Il mio nome è Nessuno, il ritorno'' di Manfredi. Quest'ultimo narra le peripezie di Ulisse in viaggio per ritornare nella sua patria Itaca. Nel capitolo 4 Eolo, Dio dei venti, disse ad Ulisse: ''In questo otre ho racchiuso tutti i venti contrari e quelli al traverso che possono spingerti fuori rotta''
Fonti:
-Naturalis Historia (http://www.latin.it/autore/plinio_il_vecchio/naturalis_historia/!00!praefatio)
-Il fu Mattia Pascal (https://it.wikisource.org/wiki/Il_fu_Mattia_Pascal/1)
-La coscienza di Zeno (https://www.rodoni.ch/busoni/bibliotechina/svevo/coscienzazeno5.html)
-Il mio nome è Nessuno, il ritorno (https://www.academia.edu/33571918/Il_mio_nome_%C3%A8_nessuno_Il_ritorno)
giovedì 2 aprile 2020
IMMAGAZZINARE NEL MONDO DELLA PUBBLICITA'
All'interno della nostra società la necessità di immagazzinare ha assunto un ruolo molto importante; nella maggior parte dei casi è legata ai dispositivi elettronici, quali computer, pc, cellulari ecc. Su questa necessità, si è creato un vero e proprio business ed una rivalità fra le maggiori industrie tecnologiche, che ogni anno sviluppano metodi sempre più efficaci per immagazzinare energia e dati con lo scopo di venderne la maggior quantità possibile. A tal proposito subentra uno dei metodi più immediati per promuovere i prodotti, ovvero le pubblicità. Tutti i giorni, tramite la televisione o internet, ci passano davanti agli occhi moltissimi annunci e spot di storage online, hard disk, telefoni e computer che mettono in mostra numerose caratteristiche come ad esempio le nuove capacità di memoria dati e le nuove batterie che, insieme ad altre informazioni, interessano ai compratori. Trattarle tutte sarebbe impensabile, per questa ragione, ho deciso di analizzare questi due spot pubblicitari, che uniti ai dati forniti dai rispettivi siti web, mostrano una nuova evoluzione nell' immagazzinamento di energia e dati.
Entrambi gli spot appartengono alla casa produttrice Apple.
Il primo riguarda il lancio del nuovo Iphone 11 Pro. All'interno di questo breve video vengono messe in primo piano alcune peculiari caratteristiche del nuovo cellulare, in particolar modo la fotocamera da 12MP con un nuovo ultrangolo , il nuovo processore A13 e la batteria da 3190mAh. Questi tre meccanismi di immagazzinamento, uniti alle nuove memorie disponibili che arrivano fino a 512GB, fanno diventare questo nuovo dispositivo mobile un potentissimo e grandissimo ''magazzino'' di dati ed energia.
Il secondo spot pubblicitario riguarda l'uscita del nuovo Mac Pro. All'interno di questo video vengono messe in risalto le qualità principali di questo dispositivo Apple, tra le quali i processori e le memorie interne. Il computer, completamente personalizzabile, può arrivare a montare una memoria di 8TB di SSD, mentre il processore raggiunge i 28 Core Intel. Queste caratteristiche fanno pensare a come l'uomo si sia evoluto e sia riuscito a creare dei piccoli dispositivi che al loro interno immagazzinano milioni di dati, momentaneamente però a dei prezzi non accessibili a tutti.
All'interno della nostra società la necessità di immagazzinare ha assunto un ruolo molto importante; nella maggior parte dei casi è legata ai dispositivi elettronici, quali computer, pc, cellulari ecc. Su questa necessità, si è creato un vero e proprio business ed una rivalità fra le maggiori industrie tecnologiche, che ogni anno sviluppano metodi sempre più efficaci per immagazzinare energia e dati con lo scopo di venderne la maggior quantità possibile. A tal proposito subentra uno dei metodi più immediati per promuovere i prodotti, ovvero le pubblicità. Tutti i giorni, tramite la televisione o internet, ci passano davanti agli occhi moltissimi annunci e spot di storage online, hard disk, telefoni e computer che mettono in mostra numerose caratteristiche come ad esempio le nuove capacità di memoria dati e le nuove batterie che, insieme ad altre informazioni, interessano ai compratori. Trattarle tutte sarebbe impensabile, per questa ragione, ho deciso di analizzare questi due spot pubblicitari, che uniti ai dati forniti dai rispettivi siti web, mostrano una nuova evoluzione nell' immagazzinamento di energia e dati.
Entrambi gli spot appartengono alla casa produttrice Apple.
(sito web https://www.apple.com/it/iphone-11-pro/)
(sito web https://www.apple.com/mac-pro/)
Il secondo spot pubblicitario riguarda l'uscita del nuovo Mac Pro. All'interno di questo video vengono messe in risalto le qualità principali di questo dispositivo Apple, tra le quali i processori e le memorie interne. Il computer, completamente personalizzabile, può arrivare a montare una memoria di 8TB di SSD, mentre il processore raggiunge i 28 Core Intel. Queste caratteristiche fanno pensare a come l'uomo si sia evoluto e sia riuscito a creare dei piccoli dispositivi che al loro interno immagazzinano milioni di dati, momentaneamente però a dei prezzi non accessibili a tutti.
venerdì 27 marzo 2020
LA MITOLOGIA DELL'IMMAGAZZINARE
Nel post di oggi andremo ad analizzare il significato dell'azione ''Immagazzinare'' all'interno della Mitologia classica.
In primo luogo bisogna precisare che ci possono essere numerosi collegamenti con questo verbo, dai più banali ai più complessi, ma ho scelto di trattare i due miti che seguono, perché, a parer mio, possono essere particolarmente significativi.
I due miti a cui faccio riferimento sono il Mito di Pandora e il Mito di Eolo. In entrambi i casi vedremo, come implicitamente sia presente il concetto dell'immagazzinare, trattato in maniera astratta e magari lontana dalla nostra idea di questa particolare azione.
In seguito una breve analisi delle due narrazioni.
MITO DI PANDORA: Il racconto inizia con il Titano Prometeo, che per donare il fuoco agli uomini, lo sottrasse agli Dei. Zeus, in collera per il furto subito, decise di vendicarsi e inviò sulla Terra la splendida Pandora; una donna bellissima, istruita dalle divinità Atene, Afrodite, Era ed Apollo ed alla quale il Dio Ermes aveva conferito il dono della curiosità. Il Re degli Dei le donò un vaso, all'interno del quale erano immagazzinati tutti i mali che affliggono l'uomo, raccomandandosi ''scrupolosamente'' di non aprirlo. Pandora essendo una donna dall'indole curiosa non tardò ad aprilo, ma così facendo liberò tutti i mali contenuti al suo interno tra cui la vecchiaia, le malattie, la gelosia e la pazzia che, da quel momento fino ad oggi gravano su tutti uomini.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaso_di_Pandora)
MITO DI EOLO: Nel libro X dell'Odissea, Ulisse approda sull'isola Eolia dove incontra Eolo, il dio dei venti. Questa saggia ed ospitale divinità, dona a loro un otre, svelando solamente ad Ulisse che aveva immagazzinato al suo interno tutti i venti ad eccezione dell'unico favorevole alla loro rotta, per aiutarli nell'impresa di ritornare in patria ad Itaca.
Durante il viaggio di ritorno, scorgendo in lontananza le coste di Itaca, i compagni di Ulisse, approfittando di un suo colpo di sonno, aprirono l'otre disobbedendo agli ordini del loro re per avidità, sperando di trovare all'interno del recipiente oggetti preziosi, ma così facendo liberarono tutti i venti che conteneva ed allontanarono Ulisse e l'equipaggio ancora una volta dalla loro patria.
(fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Eolo#L'Odissea e ''Il mio nome è Nessuno, il ritorno'' Di Valerio Massimo Manfredi)
Nel post di oggi andremo ad analizzare il significato dell'azione ''Immagazzinare'' all'interno della Mitologia classica.
In primo luogo bisogna precisare che ci possono essere numerosi collegamenti con questo verbo, dai più banali ai più complessi, ma ho scelto di trattare i due miti che seguono, perché, a parer mio, possono essere particolarmente significativi.
I due miti a cui faccio riferimento sono il Mito di Pandora e il Mito di Eolo. In entrambi i casi vedremo, come implicitamente sia presente il concetto dell'immagazzinare, trattato in maniera astratta e magari lontana dalla nostra idea di questa particolare azione.
In seguito una breve analisi delle due narrazioni.
Pandora sta per aprire il vaso |
MITO DI PANDORA: Il racconto inizia con il Titano Prometeo, che per donare il fuoco agli uomini, lo sottrasse agli Dei. Zeus, in collera per il furto subito, decise di vendicarsi e inviò sulla Terra la splendida Pandora; una donna bellissima, istruita dalle divinità Atene, Afrodite, Era ed Apollo ed alla quale il Dio Ermes aveva conferito il dono della curiosità. Il Re degli Dei le donò un vaso, all'interno del quale erano immagazzinati tutti i mali che affliggono l'uomo, raccomandandosi ''scrupolosamente'' di non aprirlo. Pandora essendo una donna dall'indole curiosa non tardò ad aprilo, ma così facendo liberò tutti i mali contenuti al suo interno tra cui la vecchiaia, le malattie, la gelosia e la pazzia che, da quel momento fino ad oggi gravano su tutti uomini.
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vaso_di_Pandora)
Bassorilievo Eolo Dio dei venti |
MITO DI EOLO: Nel libro X dell'Odissea, Ulisse approda sull'isola Eolia dove incontra Eolo, il dio dei venti. Questa saggia ed ospitale divinità, dona a loro un otre, svelando solamente ad Ulisse che aveva immagazzinato al suo interno tutti i venti ad eccezione dell'unico favorevole alla loro rotta, per aiutarli nell'impresa di ritornare in patria ad Itaca.
Durante il viaggio di ritorno, scorgendo in lontananza le coste di Itaca, i compagni di Ulisse, approfittando di un suo colpo di sonno, aprirono l'otre disobbedendo agli ordini del loro re per avidità, sperando di trovare all'interno del recipiente oggetti preziosi, ma così facendo liberarono tutti i venti che conteneva ed allontanarono Ulisse e l'equipaggio ancora una volta dalla loro patria.
(fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Eolo#L'Odissea e ''Il mio nome è Nessuno, il ritorno'' Di Valerio Massimo Manfredi)
Iscriviti a:
Post (Atom)